giovedì 7 agosto 2008

1.1. Fonte di vita


La riflessione di Leonardo prende spunto dalle opere di Aristotele che ribadisce il concetto di anima come sorgente, fonte e radice dei tre mondi dell'Essere. LA stessa interpretazione è ravvisabile nell'immagine contenuta nel Trattato "Rosarium Philosophorum" del 1440 circa.

"Ora per Aristotele l'anima si rivela tripartita. Essa è innanzitutto sorgente della vita che si manifesta a livello vegetativo (a. nascita, crescita, dinamismi biologici), è anche fonte della vita che si esplica a livello sensitivo (b. movimento, percezioni, sensazioni); e, infine, è la radice dell'attività intellettiva e razionale (c. conoscenza, volontà, decisione). Si deve, allora, parlare di un'anima vegetativa, sensitiva , intellettiva".

a) L'anima vegetativa (aquae vitae) rappresenta la sorgente subconscia su cui si innesca la dimensione psichica delle esperienze modellate dal pleroma degli istinti (sopravvivenza, conservazione, adattamento e realizzazione delle condizioni di equilibrio). Nel codice artistico quattrocentesco è rappresentata dalla figura di Eva, emblema della consapevolezza della dimensione materiale dell'esistenza.

b) L'anima sensitiva (acetum fortis) individua la fonte creativa che alimenta l'azione dell'anima che evolve nella conoscenza delle sensazioni (la ninfa Clori), delle emozioni (Flora) e dei sentimenti cognitivi (Venere Humanitas). Nell'Allegoria della Primavera Botticelli descrive le tre fasi di evoluzione dell'anima sensitiva in Venere, emblema della coscienza (consapevolezza , comprensione, conoscenza) dei sentimenti dell'amore e del conflitto.



c) l'anima intellettiva (lac virginis) alimenta la radice spirituale da cui può crescere la conoscenza dei molteplici piani di coscienza generati dalla fonte. L'anima intellettiva è la parte di anima in grado di conoscere l'unitarietà della realtà e di produrre le opere della coscienza umana (Gesù) e spirituale (Cristo).

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